I tesori dell’Umbria

L’aspra morfologia umbra nasconde gioielli che brillano tra boschi, colline e corsi d’acqua. Si possono trovare prodotti di assoluta eccellenza, fra cui spiccano il tartufo nero e il prosciutto di Norcia, le lenticchie di Castelluccio e l’olio extra vergine di oliva di Spello.

Assisi_ph.Tortoioli_archivio Regione Umbria


Per scoprirli si parte da Assisi, patria di San Francesco e di Santa Chiara, capitale internazionale di fede e arte, ma anche del buon gusto. Ricchissima di storia, arte e superbe architetture, dalla celebre basilica di San Francesco con i cicli di affreschi di Giotto, Cimabue e dei grandi maestri della scuola fiorentina e senese del ‘300 al duomo di San Rufino, dai palazzi dei Consoli, del Capitano e dei Priori alla basilica gotica di Santa Chiara.
SpelloPochi chilometri da Assisi, ecco Spello (fantastico il suo olio extravergine di oliva), sul pendio del monte Subasio, nota per le Infiorate del Corpus Domini. Da vedere la magnifica cinta muraria d’ epoca romana, le grandi porte d’ingresso e, nella chiesa di S. Maria Maggiore, la cappella Baglioni e gli impareggiabili dipinti del Pinturicchio. Si prosegue per Foligno, città di palazzi imponenti, di produttori di dolci (su tutte la rocciata, sorta di strudel umbro) e di raffinata norcineria, con ghiotti insaccati e salumi (barbozza e ciàuscolo). Sempre indaffarata nei suoi commerci, la cittadina si ferma alla metà di giugno e settembre per la Giostra della Quintana, torneo cavalleresco.

Dopo aver solo sfiorato Trevi e Spoleto, si risale la Valnerina, verso le vette del Parco nazionale dei monti Sibillini con la piana di Castelluccio (da cui provengono le rinomate lenticchie), che in tarda primavera si colora di incredibili fioriture che da sole meritano un viaggio. La valle è terra di santi, di borghi fascinosi, di salumi e tartufi. Sosta, per la tappa finale del nostro itinerario, nella medievale Norcia, patria di San Benedetto patrono d’Europa e richiamo irresistibile per i gastronomi. Nelle strette vie di questa incantevole cittadina dove pare che il tempo si sia fermato, l’aroma intenso del pregiato tartufo nero si intreccia con i profumi dei pecorini e dei salumi, quello degli insaccati e delle ricotte salate con quello del Prosciutto di Norcia. Capolavoro – quest’ultimo - dei maestri della macellazione suina, non a caso universalmente conosciuti come norcini (www.proloconorcia.it)

INFORMAZIONI TURISTICHE: www.regione.umbria.it


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