In Friuli, melting pot di sapori

Aquileia

Ripresa la strada alla volta del mare, si arriva ad Aquileia, principale sito archeologico del Nord Italia, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, ricca di vestigia romane e paleocristiane.
Fondata come colonia romana nel 181 a.C., la sua posizione strategica dal punto di vista commerciale e culturale l’ha resa, in breve tempo, capoluogo del vastissimo territorio della Venetia et Histria, tanto da guadagnarsi il titolo di “Seconda Roma” ed “Emporio dell’Impero”. Cuore della zona archeologica sono il Foro, la Via sacra costeggiata dal porto fluviale e scandita da cipressi centenari, il Circo, l’Anfiteatro e, sulla Via Annia, il Sepolcreto. I reperti venuti alla luce nelle varie campagne di scavi sono raccolti nel Museo Archeologico Nazionale. Sculture, mosaici, oreficerie, vetri, gemme, utensili di vita quotidiana che testimoniano il passato della città e che costituiscono la più organica e ricca documentazione relativa alla vita sociale, economica e religiosa e alla produzione artistica di un centro romano del Nord Italia dal II sec.a.C. al IV sec.d.C. Testimonianze del periodo successivo, quando Aquileia divenne sede patriarcale, sono custodite nel Museo paleocristiano, in località Monastero.
Spettacolare è infine la basilica paleocristiana, ricostruita all’inizio dell’XI sec. dal Patriarca Poppone sul luogo dove il vescovo Teodoro aveva fondato, nel 313, la prima chiesa della città. Fiancheggiata da un campanile alto 73 m e dal battistero e preceduta dalla cosidetta chiesa dei pagani, la basilica ha il pavimento interamente decorato da splendidi mosaici del IV secolo, esempio unico in Occidente – per la complessità dei simboli raffigurati e la sua estensione - d’arte musiva paleocristiana: con i suoi 760 m ² di rappresentazioni bibliche di magnifica fattura, è il più vasto nel suo genere d’Europa. La chiesa conserva al suo interno altri tesori d’arte, gli affreschi della volta dell’abside (XI sec.), la cripta sotto il presbiterio sopraelevato decorata con affreschi del XII sec, la cripta degli scavi con i mosaici della chiesa di Teodoro del IV sec, raffiguranti scene campestri e complessi simboli religiosi. L’area archeologica della Domus e Palazzo Episcopale, in Piazza Capitolo, aperta da pochi anni, completa la riqualificazione della piazza della Basilica sul lato nord, restituendo alla fruizione del pubblico un importante spaccato della vita di Aquileia e offrendo la rara opportunità di vedere, grazie a un sapiente gioco architettonico, la sovrapposizione di livelli pavimentali di diverse epoche.
 

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