In Friuli, melting pot di sapori

La Bassa Friulana e Villa Manin

A sud di Udine, la Bassa Friulana, terra di risorgive (curioso fenomeno che vede riemergere nella pianura friulana, dopo un lungo percorso sotterraneo, le fresche e limpidissime acque alpine, ideali per la troticoltura), è ricca di tesori d’arte e architettura: Villa Manin, la più spettacolare del Friuli; Palmanova, città- fortezza a forma di stella; l’incantevole borgo medievale di Strassoldo con i suoi castelli, da poco entrato nella rosa dei Borghi belli d’Italia. Ultima tappa del nostro itinerario, Aquileia, dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, con i suoi scavi archeologici e la basilica paleocristiana dagli splendidi mosaici pavimentali.

Villa Manin di Passariano è una grandiosa costruzione cinquecentesca, ristrutturata radicalmente fra la fine del Seicento e l’inizio del Settecento, ultima dimora dei Dogi di Venezia in terra friulana. Qui, col trattato di Campoformido, si sancì il 17 ottobre 1797 la fine della Serenissima. Ora, di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia, è una villa museo, dove vengono allestite grandi mostre.
Unica e imponente è la sua struttura, che delinea e racchiude, con candide e armoniche costruzioni, il verde di grandi spazi erbosi, con una planimetria che si rifà a piazza S. Pietro a Roma. Centro di un vasto latifondo, la villa doveva rispondere a due esigenze principali, quella economico - agricola e quella di rappresentanza. E la sua pianta ne rispecchia in pieno la funzione. Il complesso si articola infatti intorno alla villa padronale, un grande corpo centrale a tre piani, coronato da un attico con statue, su cui si innestano perpendicolarmente le due barchesse laterali, destinate ai servizi che si aprono con ariosi porticati su un grande prato. A fare da contrappunto a questa struttura, una grande esedra che, con i suoi portici a ferro di cavallo, racchiude un secondo prato di fronte alla villa, e costituisce l’ideale continuazione delle barchesse. All’interno si susseguono sale affrescate nel’700 dal francese Ludovico Dorigny, che fanno da corona a un grande salone centrale che si sviluppa in altezza su tutti e tre i piani. Sul retro, nascosto e appartato, si apre uno splendido parco con fontane, statue, gruppi mitologici. 

 

Arch Centro Reg. Catalogazione e restauro_Villa Manin Passariano.jpg