La Scogliera

Pantacce ai ricci di mare I Primi Piatti GIAPPONE

Nelle località di mare i buongustai d’annata ricordano con nostalgia certi venditori ambulanti che offrivano ricci di mare sgusciati al momento e il pane necessario per raccogliere la polpa al loro interno. Altri tempi, perché anche questi frutti di mare, che punteggiavano a centinaia le scogliere, sono diventati meno frequenti, ma anche per via delle doverose precauzioni da prendere nel loro consumo. A chi vuole rivivere quelle emozioni non resta che recarsi al mercato, nelle stagioni di migliore disponibilità del prodotto, ovvero l’inverno e la primavera, oppure accontentarsi della polpa conservata in barattolo al naturale. Disponendo di frutti di mare freschi, per sgusciarli bisogna asportare la calotta superiore servendosi di una forbice o ancor meglio dell’apposita pinza tagliaricci. Da notare, che tra le varie specie la più apprezzata è il cosiddetto riccio ‘femmina’ (Paracentrotus lividus), riconoscibile dagli aculei diradati, di colore variabile dal violaceo al verdastro. Quanto alla ‘polpa’, la parte commestibile consiste effettivamente nelle uova, disposte a raggiera, di colore arancione, donde i termini alternativi di ‘corallo’
e di ‘caviale di riccio’, che al palato risultano dolci e salmastre, deliziose, senza alcun bisogno della consueta goccia di limone. Per accompagnare degnamente i ricci lo chef raccomanda delle pantacce, sorta di maltagliati romboidali, a bordi ondulati, di tradizione toscana; prodotte da alcune case di nome, possono comunque trovare sostituto in altri analoghi formati di pasta di grano duro corta.

Ingredienti per 4 persone

320 g di pantacce (rombi) | 100 g di ricci di mare sgusciati
olio extravergine d’oliva | 1 spicchio d’aglio
prezzemolo | peperoncino rosso piccante | sale

Preparazione

Giunti al dunque, mettere in padella abbondante olio extravergine d’oliva con uno spicchio d’aglio schiacciato e una congrua quantità di peperoncino sminuzzato. Attendere che l’aroma dell’aglio si diffonda nell’aria e versare un bicchiere scarso d’acqua, lasciando sul fuoco fino a nuovo bollore.
A quel punto versare in padella la pasta, cotta con tempismo e scolata bene al dente; mescolare bene affinché s’impossessi del soffritto e lasciare che intiepidisca. Aggiungere la polpa di riccio e amalgamare, quindi impiattare e cospargere con prezzemolo tritato fine al momento, usando qualche guscio di riccio come guarnizione.

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Ristorante

La Scogliera
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