Ristorante dal Notaro
Spaghetti alla cilentana Ricette dell'Unità LUSSEMBURGO
Il Risorgimento italiano è stato un periodo composto da molti più eventi di quanto siamo portati a immaginare: la minima parte sono celebri, alcuni per le loro conseguenze e altri perché promossi dalla retorica del tempo; la maggior parte, invece, sono misconosciuti, ma non per questo meno significativi. È il caso, per esempio, dei cosiddetti Moti del Cilento, avvenuti nel 1828, ovvero con vent’anni d’anticipo sulla Prima Guerra d’Indipendenza. Anzi, per coglierne il senso bisogna andare indietro nel tempo di altri vent’anni, al 1820, quando i moti promossi dalla Carboneria nel Regno delle Due Sicilie indussero Francesco I di Borbone a concedere una costituzione, che tuttavia fu in breve rinnegata. Il fuoco della libertà che covava sotto la cenere portò alla nuova insurrezione del Cilento, che ebbe buon seguito popolare ma fu stroncata brutalmente dai borbonici del maresciallo Del Carretto: villaggi rasi al suolo ed esecuzioni sommarie, – secondo la strategia tipica della lotta al brigantaggio, – nonostante i ribelli si fossero ritirati evitando lo scontro proprio per non esporre le popolazioni a rappresaglie. In omaggio al loro sacrificio, perché vennero tutti perseguiti con accanimento, lo chef del Notaro recupera questa ricetta di ‘pasta e pane’, com’era detta tra il popolo, che richiede ingredienti da bisaccia, dalla pasta alle acciughe salate, o di raccolta, come le erbe spontanee, dunque consueta ai pastori ma anche a chi si dava alla macchia. Il pangrattato sostituiva il formaggio, ai quei tempi ingrediente di un certo riguardo.
Ingredienti per 4 persone
400 g di spaghetti o di qualsiasi altra pasta lunga
200 g di pane raffermo grattugiato
1 dl di olio extravergine di olive pisciottane
100 g di alici salate diliscate
100 g di olive nere cotte in forno a legna
1 cipolla finemente tritata | 3 spicchi d’aglio
1 mazzetto aromatico
(prezzemolo, mentuccia, salvia, rosmarino)
Preparazione
In un tegame di terracotta far riscaldare l’olio e lasciare che la cipolla tritata e gli spicchi d’aglio vi appassiscano bene. Successivamente aggiungere le alici diliscate, le olive infornate e il mazzetto aromatico. In una pentola portare a bollore l’acqua, aggiungendo una quantità di sale inferiore al consueto per compensare l’apporto di sapore delle alici. Cuocere la pasta bene al dente e trasferirla nel tegame del condimento; aggiungere una parte del pangrattato e amalgamare il tutto sul fuoco. Impiattare, spolverando le singole porzioni con il pangrattato restante.
Vino consigliato: Aglianico del Cilento Doc
Ristorante
Ristorante dal Notaro
di Mario Notaroberto
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