Una regione di grandi vini, ma non solo

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Dovendo sottolineare i caratteri d’eccezionalità agroalimentare della regione, la prima menzione è per la collina, dove la vigna offre i suoi migliori prodotti, e tra questi il mitico Picolit, e l’allevamento propone il celebre prosciutto di San Daniele.

Un mondo a sé è poi quello della Carnia con i sapori di una montagna venata di accenti carinziani: grandi prodotti sono i formaggi, con il Montasio innanzitutto, e il prosciutto affumicato di Sauris; piatti tipici, il minestrone d’orzo e fagioli, certi ravioli detti «cialzons» e la selvaggina aromatizzata con spezie che evocano la cucina d’oltralpe.

Quanto alla ristorazione, in un contesto generalmente felice, meritano specifica menzione le osterie, dove si consuma rito quotidiano del «tajut», il calice di vino innalzato a simbolo del saper vivere friulano.
Qui troverete un piatto dal ruolo ecumenico: il ‘muset con la brovada’, un cotechino preparato con lo spolpo di testa del maiale, con un contorno di rape messe a inacidire sotto le vinacce.

Immancabile, la polenta, che nell’estremo Nord-Est si mangia con tutto, dai formaggi al pesce, vero elemento unificante di una cucina dalle molte anime.