Ristorante La Piana da Gilberto

Tagliatelle con la ‘borroeula’ e crema di piselli dolci I Primi Piatti lombardia

Questo piatto rimanda alle giornate invernali tradizionalmente dedicate alla macellazione domestica del maiale, quando era rituale prendere una piccola quantità di pasta di salame e cuocerla sul camino per offrire uno spuntino ai lavoranti e al contempo per valutare se sale e spezie erano stati dosati giustamente.
Nel dizionario milanese del Cherubini, dato alle stampe nel 1814, non si trova il termine ‘borreoeula’, ma piuttosto quello da cui probabilmente trae origine, ‘bornis’, col significato di cenere calda che conserva il calore o sotto la quale cova ancora del fuoco, citando anche il proverbio ‘pocca bornis non fa leva el buj’, poca brace non fa levare il bollore. La cottura della ‘borreoula’ avveniva difatti sotto cenere, analogamente a quanto avveniva con le caldarroste, analogamente dette ‘borroeul’ o ‘biroeul’.
Al giorno d’oggi la pasta di salame si trova già pronta in confezioni sottovuoto, spesso sotto il nome di ‘tastasale’, ma non ci vuole molto per prepararla all’occasione con un macinato di polpa magra e lardo suini nelle proporzioni preferite, da insaporire con sale e spezie, – pepe innanzitutto, ma anche noce moscata e chiodo di garofano, – con o senza aglio, bagnando eventualmente con vino rosso aromatizzato alla cannella

Ingredienti per 6 persone

Per la pasta: 250 g di farina bianca
150 g di semola rimacinata | 5 uova
Per il condimento: 300 g di piselli freschi
200 g di ‘borroeula’ (pasta fresca di salame)
1 dl di vino bianco secco
olio extravergine d’oliva q. b.

Preparazione

Preparate l’impasto e mettetelo a riposare coperto in frigorifero per una mezza giornata, dopo di che tirate la sfoglia e ricavatene delle tagliatelle. Con adeguato anticipo fate bollire i piselli in abbondante acqua salata e quindi ricavatene una passata abbastanza liquida, da frullare con l’olio extravergine d’oliva.
Al momento sgranate la ‘borroeula’ e fatela rosolare in un ampio tegame, lasciando sfumare il vino bianco secco; unite la crema di piselli e regolate di consistenza aggiungendo al bisogno un po’ d’acqua di cottura. La bontà del piatto sta tutta nel contrasto di consistenza, colore e sapore tra la sgranatura di carne e la crema di legumi. Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata, scolandole al dente, di modo che non ci sia problema nel spadellarle un paio di minuti con il condimento. L’abilità sta nel regolare i liquidi durante le varie fasi in modo che alla fine la pasta risulti ben legata alla salsa e cremosa.

Vino consigliato: Bonarda dell’Oltrepò Pavese Doc

Ristorante

Ristorante La Piana da Gilberto
di Gilberto Farina

Ristorante La Piana da Gilberto
Nato nel 1993 nella Brianza lecchese dalla passione dello Chef Gilberto Farina, nel 2008 approda nel cuore del centro storico di Carate Brianza. Locale situato in una corte lombarda ristrutturata, presenta un ambiente intimo e accogliente, con muri a vista e travi in legno. Cantina ben fornita, tavoli apparecchiati con cura. Confortevole la piccola terrazza, sotto il portico d'entrata. La filosofia...

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