Sulla Via del sale, fra archeologia e cantine di Marsala

Il Marsala

Marsala DOCLo si produce ancor oggi con un metodo creato oltre 300 anni fa. Può derivare sia da uve bianche (grillo, catarratto, inzolia e damaschino) che a bacca rossa (pignatello calabrese, nerello mascalese e nero d'avola). Le norme della DOC, in base alla durata dell’invecchiamento, prevedono 5 tipologie di Marsala che, a seconda della quantità di zuccheri, può essere secco, semisecco e dolce; in base al colore si distingue in ambra, oro e ruby (quindi rubino, da uve a bacca nera).
Scoperto casualmente nel 1773 da John Woodhouse, che per primo ne intuì le potenzialità, il successo planetario del Marsala partì dall’Inghilterra. Spedito Oltremanica il primo carico di 30 mila litri di vino, ebbe subito un ottimo riscontro tanto da competere con successo con Madera e Porto e convincere Sua Maestà britannica ad ordinarne 500 pipe annue - più di 210 mila litri - per la flotta dell’Ammiraglio Nelson. L’allora “English Wine” divenne così “Marsala Victory Wine”, nettare che si beve ancora oggi sui vascelli dalla Royal Navy.