Ristorante Hotel Bassetto
Lo stufato che non stufa da 150 anni Ricette dell'Unità lazio
Ferentino è cittadina di illustre storia, che nel periodo risorgimentale
si venne a trovare nelle terre di confine fra lo Stato Pontificio e il Regno Borbonico, sullo sfondo una terra di tradizioni pastorali, la Ciociaria, che fu di ispirazione per illustri pittori: celebre, il ritratto di popolana eseguito dal milanese Francesco Hayez, per dire della portata di queste suggestioni. Al di là delle inclinazioni romantiche anche in questo angolo dell’Agro Romano era giunta l’eco delle vicende risorgimentali. Personaggio esemplare fu per esempio Alessandro Angelini, medico di Ferentino per l’appunto, e patriota mazziniano, deputato all’Assemblea Costituente Romana del 1849, che scontò le sue idee repubblicane con quindici anni d’esilio a Smirne. Per non dire dei tanti che accorsero in difesa della Repubblica all’arrivo dei Francesi e si sacrificarono sulle barricate del Gianicolo o di Villa Corsini. Per mantenere vivo il senso di tanto eroismo, ecco dunque la proposta di una sorta di banchetto della memoria, con uno stufato in crosta da cucinarsi nel forno a legna che era sulle mense d’allora e continua ad essere nel cuore dei frusinati.
Ingredienti per 6 persone
1,2 kg di polpa (campanello)
di vitellone bianco dell’Appennino Centrale
1 kg di polpa (capocollo) di maiale nero di Carpineto
1,2 kg di polpa (spalla disossata) di abbacchio di Porciano
vino rosso (Cesanese del Piglio Docg)
vino bianco (Passerina del Frusinate Igt) | guanciale
pasta di pane ciociaro | broccoletti di Alatri
patate Gemma di Avezzano
peperoni rossi (cornetti) di Pontecorvo
aglio rosso di Castelliri | erbe aromatiche
(alloro, timo, maggiorana, salvia, rosmarino, finocchietto, coriandolo)
peperoncino rosso piccante | pepe in grani
olio extravergine d’oliva di Villa Tani | sale
Preparazione
In tre tegami di terracotta di Pontecorvo, uno per ogni tipo di carne, mettere a marinare: il campanello di vitellone con aglio, alloro, timo, pepe in grani e vino rosso Cesanese; il capocollo di maiale con coriandolo, finocchio selvatico, salvia, maggiorana e vino bianco Passerina; la spalla di abbacchio con aglio, rosmarino e Passerina. Aggiungere del sale grosso e dopo un paio d’ore filtrare le marinate e avviare le cotture in forno a bassa temperatura, 180 gradi, aggiungendo dell’olio e coprendo i contenitori con una sfoglia di pasta del pane. Nel frattempo preparare i contorni: i broccoletti di Alatri, lessati e ripassati con olio e peperoncino; i cornetti di Pontecorvo, grigliati; le patate di Avezzano al forno. Il piatto sarà composto dalle tre carni, qualche pezzo di pane di copertura, i broccoletti verdi, le patate bianche e i cornetti rossi disposti a tricolore.
Vino consigliato: Cesanese del Piglio Docg
Ristorante
Ristorante Hotel Bassetto
dei Bassetto
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