Ristorante Il Funghetto
Spaghetti con calamaretti, pomodoro e basilico Ricette dell'Unità lazio
L'Agro Pontino è stato per millenni una distesa di acquitrini tanto ampia da poter essere confusa con il mare, in latino ‘pontus’ per l’appunto. Per quanto disabitato, se ne hanno autorevoli descrizioni per il semplice fatto che rappresentava un’inesauribile riserva di caccia a un tiro di schioppo da Roma. Per mandato papale era sotto la giurisdizione della famiglia Caetani, che vi organizzava grandi cacce di rappresentanza. Goethe, pur non essendo noto come un seguace di Diana, lo descrive come “l’angolo più selvaggio e affascinante d’Europa”. A quell’epoca esisteva una piccola località detta Porcareccia per via dell’allevamento di certi maiali a pelo scuro, poco meno selvatici dei cinghiali. Nelle mappe del secondo Ottocento il toponimo cambia in Casale dei Pini e sembra che sia stata una duchessa Caetani a piantare una quaterna di pini a ombrello per dare una parvenza di civiltà al luogo; la nobildonna, tutto sommato, abitava poco distante, nella villa di Fogliano, all’epoca circondata di palme. Infine, con l’Unità d’Italia, le bonifiche e la fondazione dei borghi che negli anni Trenta avrebbero preso nome dai luoghi della Grande Guerra. Eccoci così arrivati a Borgo Grappa, per questo omaggio tricolore all’Unità grazie ai prodotti del territorio e del mare che lo lambisce.
Ingredienti per 4 persone
320 g di spaghetti trafilati in oro
400 g di calamaretti freschi
480 g di pomodori datterini dell’Agro Pontino
20 g di basilico | 1 spicchio d’aglio
olio extravergine d’oliva delle Colline Pontine Dop sale
Preparazione
Pulire i calamaretti aprendoli a metà con una forbice, eliminare le interiora e la ‘penna’ trasparente che funge da conchiglia interna. Rimuovere anche il ‘becco’ al centro della corona dei tentacoli e risciacquarli in acqua corrente. Quanto al condimento, scaldare dell’olio in una pentola e lasciare che l’aglio vi prenda colore, rimuovendolo non appena sarà dorato. Aggiungere i pomodorini tagliati a metà e lasciarli sul fuoco per cinque minuti a fiamma moderata. Scolare la pasta decisamente al dente, di modo che possa essere trasferita nella padella del pomodoro e spadellata con i calamaretti per qualche altro minuto. Regolare di sale, aggiungere delle foglie di basilico spezzettate con le dita e completare con un filo d’olio extravergine d’oliva. Impiattare con la guarnizione di qualche altra bella foglia di basilico.
Vino consigliato: Chardonnay del Lazio Igt
Ristorante
Ristorante Il Funghetto
di Michela e Michele Lombardi
Vai al ristorante