Trattoria Della Marina

Baccalà alla garibaldina Ricette dell'Unità liguria

Significativo riscontro della precoce notorietà di Porto Venere tra gli amanti del pittoresco è il soggiorno di lord Byron nel 1822: vi trovò fonte di romantica ispirazione e anche l’occasione per dare sfogo alla passione per il nuoto visto che un giorno attraversò il golfo per far visita ai coniugi Shelley in quel di Lerici. Il comune ricadeva in territorio sabaudo e dunque non venne direttamente coinvolto nei fatti risorgimentali, ma fu comunque crocevia della vita di Giuseppe Garibaldi. Il Generale vi approdò fortunosamente nel 1849, durante la fuga dalla sfortunata esperienza romana, e vi fece tappa coatta nel 1862 dopo la triste vicenda dell’Aspromonte. Nella circostanza restò agli arresti per quaranta giorni nel bagno penale di Varignano, che si trova alle spalle del porticciolo delle Grazie; chissà se la vista delle barche a vela all’ormeggio fu di conforto all’eroe in quei giorni d’ansia, nel via vai di illustri chirurghi chiamati a scongiurare l’amputazione della gamba ferita. Ancora nel 1867, dopo Mentana, e sempre agli arresti, Garibaldi fu al Varignano, prima d’essere imbarcato per Caprera con l’ingiunzione di non interferire più negli affari del Regno. Va da sé che per gli abitanti del borgo, – i ‘graziotti’, come si dice a Porto Venere, – vivessero la presenza dell’eroe con un misto d’orgoglio e apprensione, ovvero con un affetto che è rimasto ancora oggi nel sentimento popolare. Ne è testimonianza questa ricetta ‘alla garibaldina’, nella certezza che Garibaldi, da buon marinaio, aveva avuto consuetudine con il merluzzo salato.

Ingredienti per 6 persone

1 kg di baccalà
farina bianca
olio di semi di girasole per friggere
olio extravergine d’oliva per friggere
Per l’agliata:
6 spicchi di aglio
20 g di mollica di pane
20 dl di aceto

Preparazione

Dunque, tagliare il baccalà a grandi pezzi e liberarli dalle spine, poi lavarli sotto acqua corrente e asciugarli con cura. In un’ampia padella da frittura scaldare metà olio di semi e metà di oliva per cuocere i pezzi di pesce adeguatamente infarinati.
Nel frattempo preparare l’agliata: pestare nel mortaio gli spicchi d’aglio con la mollica di pane inzuppata nell’aceto fino ad ottenere una salsa omogenea. Quando sarà ben dorato, sollevare il baccalà dall’olio e farlo sgocciolare con cura. Infine disporre il fritto su un piatto grande da portata, cospargendolo con la salsa.

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Ristorante

Trattoria Della Marina
di Roberto Canese

Trattoria Della Marina
La trattoria si affaccia alla piazza che introduce alla scenografica passeggiata a mare di Porto Venere, con le barche d’epoca all’ormeggio: una location unica al mondo, con una cornice di storia e natura – qui comincia il parco nazionale delle Cinque Terre – che giustifica il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Ciò premesso, la cucina della...

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