Ristorante Taverna Del Lupo
Imbrecciata Ricette dell'Unità umbria
Dopo 236 anni di governo pontificio con il plebiscito del 1860 Gubbio entrò a far parte del Regno di Sardegna, che nel giro di pochi pochi mesi divenne d’Italia. Perché questo passo trovasse evidente riscontro di progresso civile, tuttavia, sarebbe stato necessario aspettare l’inaugurazione della Ferrovia dell’Appennino Centrale, che nel 1881 realizzò l’agognato collegamento con Arezzo. Un’opera ardita: 12 viadotti, 23 gallerie e tratti con pendenze per quegli anni proibitive; 7 fermate di prima categoria e una teoria di stazioncine che significavano nuova vita per un territorio in gran parte negletto. Tra i più attivi promotori dell’opera fu proprio il sindaco di Gubbio, Angelico Fabbri, patriota con un curriculum inappuntabile, dai moti del ’48 alla spedizione dei Mille, fino alla medaglia d’argento al valor militare nella Terza Guerra d’Indipendenza; poi, come sindaco e deputato, promotore di società operaie, dell’istruzione elementare, dei collegamenti viari e perfino del rilancio della ceramica d’arte come risorsa per un futuro coerente alla sua storia. Se Gubbio è la piccola meraviglia che oggi conosciamo, molto si deve al fervore di quegli anni. Simbolo della sintonia della città con il suo territorio è questa zuppa sullo sfondo del Monte Cucco; ‘imbrecciata’ da ‘breccia’, ovvero ghiaia, in considerazione della grana dei suoi ingredienti.
Ingredienti per 6 persone
150 g di ceci | 150 g di cicerchie | 150 g di fagioli
150 g di lenticchie | 150 g di farro | 150 g di grano
150 g di mais | 150 g di orzo | 150 g di carote
150 g di patate | 150 g di sedano | 1 cipolla piccola
olio extravergine d’oliva | pane da crostini
pepe | sale
Preparazione
Ricetta già conosciuta dagli antichi Umbri, richiede che tutti i legumi e i cereali, separatamente, siano messi in ammollo per una notte; l’indomani mattina farli cuocere separatamente secondo i diversi tempi di cottura. Al momento scegliere un tegame capiente e scaldare un velo d’olio, nel quale far cuocere la cipolla tagliata molto sottile, aggiungendo brodo al bisogno; mettere sul fuoco il sedano e le carote tagliati a pezzetti; a metà cottura aggiungere le patate, ridotte a dimensioni analoghe; a tre quarti unire legumi e cereali, coprendo abbondantemente con il brodo della loro cottura. Alla fine regolare di sale e pepe. Servire l’imbrecciata ben calda con l’aggiunta di crostini fritti al momento e la guarnizione di un filo d’olio per ogni porzione.
Vino consigliato: Rosso dell’Umbria Igt
Ristorante
Ristorante Taverna Del Lupo
di Rodolfo Mencarelli
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