Ristorante Duilio AQA Palace
Cocktail di frutta al gratin Ricette dell'Unità veneto
Le foto ottocenteche presentano Caorle come la scenografia d’una commedia del Goldoni: calli e campielli, il canale dell’Orologio con le tartane da pesca all’ormeggio, il campanile romanico del Duomo che scandisce le giornate con i suoi rintocchi. Solo qualche baruffa di goldoniana memoria potrebbe violare la sua tranquillità, di certo non i grandi avvenimenti della storia. Invece, anche qui è successo quel che si dice un quarantotto. Correva infatti proprio quel fatidico anno dell’Ottocento, quando all’insurrezione di Venezia seguì l’assedio posto dagli Austroungarici alla città lagunare lungo un fronte a semicerchio che aveva il suo vertice orientale proprio a Caorle. Fu così che per attuare un’azione di disturbo una flottiglia veneto-sarda s’avvicinò a distanza di tiro e col favore della sorpresa prese a cannonate le batterie imperiali ivi stanziate.
Al comando del brigantino Daino era un giovane ufficiale sabaudo, Carlo Pellion di Persano, destinato a una carriera da ammiraglio che sarebbe stata invidiabile se non fosse culminata nel disonore di Lissa. Quanto a Caorle, fu nuovamente alla ribalta delle vicende patrie nel 1918 durante i drammatici giorni della battaglia del Piave. Ad esserne testimone, un giovanissimo Ernest Hemingway, volontario dell’American Red Cross, che fu ferito sull’argine di Fossalta; anni dopo volle rivedere quei luoghi e la laguna di Caorle, immortalandoli in celebri romanzi: «Addio alle armi» e «Di là dal fiume e tra gli alberi». Tornata alla sua vita di sempre, ovvero alla pesca e all’agricoltura, Caorle ha gradualmente maturato la sua più recente vocazione turistica, sostenuta da una cucina che accomuna mare e terraferma: celebre il brodetto caorlotto, composto da una saporitissima minutaglia, da bagnare con l’altrettanto quotato vino bianco di Lison. A suggello di questa esperienza, i Bortolussi propongono un tripudio di frutta tricolore, suggellato da un vino passito.
Ingredienti per 8 persone
1 ananas tagliato a fettine | 2 banane tagliate a dadi
½ kg di mele acerbe (con buccia)
½ kg di pere (con buccia)
½ kg di mandarini a spicchi
½ kg di bucce d’arancia | ½ kg di fragole
½ kg di prugne secche
100 g di uva passa | cannella | zucchero di canna
Preparazione
Cucinare separatamente la frutta al forno per 30 minuti a 180 gradi aggiungendo in ogni teglia 25 cc di acqua e un pizzico di cannella. Lasciare intiepidire, spolverare abbondantemente con zucchero di canna e gratinare in forno alla stessa temperatura per altri 15 minuti.
Vino consigliato: Recioto di Soave Docg
Ristorante
Ristorante Duilio AQA Palace
della Famiglia Bortolussi
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