Le Langhe, colline del gusto tra tartufi e vini

Benvenuti nelle colline del gusto

Serralunga


Le Langhe, in Piemonte, patria del Tuber magnatum pico, il celeberrimo tartufo bianco e terra di enogastronomia raffinata, di vigneti che si alternano a fitti boschi, di borghi punteggiati di castelli. Un paesaggio profumato di tartufi, funghi, castagne, nocciole e formaggi: tutti ottimi “ingredienti” per un itinerario gastronomico autunnale, dove cucina fa rima con cultura del cibo.
Il nostro tour attraverso le Langhe è di circa 100 km e si snoda in provincia di Cuneo. Può essere percorso in un fine settimana lungo, anche se vale la pena di prendersi qualche giorno in più per godere appieno del paesaggio, delle prelibatezze gastronomiche, a iniziare dal tartufo per cui le Langhe sono famose nel mondo, e dei grandi vini che le ha rese altrettanto famose: i celebri rossi Doc, quali il Barolo, il Barbera, il Nebbiolo, il Grignolino, il Dolcetto, e i Docg Barbaresco, Moscato e Asti Spumante.

Il punto di partenza è Cuneo, il capoluogo, con i suoi 8 km di vie porticate sotto cui si affacciano botteghe dove trovare prelibatezze e vini del territorio, ristoranti, trattorie ed enoteche, eleganti negozi e raffinate pasticcerie: ne sono il cuore via Roma, su cui si affacciano la Cattedrale e antichi palazzi, e piazza Duccio Galimberti. Prima tappa la medievale Dogliani, immersa tra colline tappezzate di vigneti di Barolo, Barbera e Dolcetto. Proseguendo verso Bra, ecco Monforte dominata da palazzo Scarampi, già castello medievale, e Barolo, cuore della produzione del “re dei vini”, nel cui castello fondato attorno all’anno Mille e rimaneggiato nel 1800, appartenuto ai conti Falletti, è ospitato il WiMu-WineMuseum del Barolo, di concezione moderna ed accattivante, che porta alla scoperta di vino e territorio e, nell’Enoteca pone in vendita e degustazione una ricchissima selezione di etichette. A questo punto si impone una deviazione per La Morra (paesino medievale in posizione panoramica che abbraccia sia le Langhe che le Alpi con un Museo Renato Ratti dei vini di Alba, nella frazione Abbazia dell’Annunziata) da cui si arriva a Cherasco, dove si trova un castello del 1300: la struttura cittadina ricorda il suo essere stata roccaforte militare, ingentilita però da vie porticate, l’elevata torre civica, l’arco di Belvedere. Al tempo dell’assedio di Torino del 1706 da parte dell’esercito franco-spagnolo, vi si rifugiarono i Savoia, i futuri re d’Italia, che si portarono appresso la Sacra Sindone. Eccoci quindi a Bra, cittadina del Roero (terra di vigne che ha mantenuto la sua vocazione agricola, incuneata fra Langhe e Monferrato) : dal sapore barocco, è nota ai buongustai per il celebre formaggio Dop semigrasso pressato a cui dà il nome, e per Cheese, la famosa rassegna internazionale dedicata i formaggi che vi si svolge ogni due anni in settembre. 

 

Tappa successiva è Alba, capitale non solo economica delle Langhe, ma anche del vino, del tartufo bianco e delle pesche. Qui si sono sedimentati, uno sull’altro, romanico, gotico, barocco. Le sue mura racchiudono un centro medievale di forma ottagonale, con portici, nobili palazzi, monumenti romanico-gotici (da visitare il duomo della fine del 1400, con la facciata ottocentesca) e barocchi, come la chiesa di San Giovanni Battista. Suggestive le torri, medievali anch’esse, costruite dalle famiglie patrizie, che fiancheggiano le vie Cavour e Vittorio Emanuele. In autunno Alba si anima di un ricchissimo programma di iniziative e percorsi gourmand in onore del suo pregiato tubero,che culminano con la Fiera nazionale del tartufo bianco di Alba, notissima a livello internazionale.Da Alba, vale la pena di far una deviazione di una ventina di km per visitare Neive, deliziosa cittadina dominata da un’alta torre campanaria medievale, Bandiera Arancione del Touring Club Italiano per la sua qualità ambientale e il livello dell’accoglienza turistica.
Tornati ad Alba, riprendiamo il nostro itinerario. A una decina di km a sud-ovest di Alba si trova Grinzane Cavour, dove sorge, in mezzo ai vigneti, il castello del 1200 - rimaneggiato nel’600 - appartenuto alla nobile famiglia di Camillo Benso, che, prima di diventare primo ministro dell’Unità d’Italia, fu sindaco della cittadina.: a pianta trapezioidale, nel grande Salone delle maschere ha un pregevole soffitto cinquecentesco a cassettoni con ben 157 tavolette dipinte. Nel castello si trovano l’Enoteca regionale Cavour (eccezionale la collezione di vini e grappe piemontesi) e il Museo etnografico delle Langhe. Altri 6 km ed ecco Serralunga d’Alba, altro centro rinomato per la produzione vinicola, le cui colline sono dominate da una fortezza trecentesca originale per la sua verticalità, dove si ammirano gli ampi saloni, i camini imponenti e un ciclo di affreschi del 1400. Si giunge così a Bossolasco ( il “paese delle rose”: la strada che dalla piazza porta alla parrocchiale ne è profumata in primavera ed estate con 10 mila piante) e a Murazzano, piccolo centro di villeggiatura con un bel panorama dell’arco alpino che cinge le colline intessute di vigneti e noccioleti e da qui si torna a Cuneo.

 

Per saperne di più
www.langheroero.it

Si ringrazia per le immagini l'Archivio Ente Turismo Alba Bra Langhe Roero

SCOPRI I RISTORANTI DEL BUON RICORDO IN PIEMONTE