Il Burchiello Ristorante Locanda

Risi e bisi Ricette dell'Unità veneto

Al giorno d’oggi è la Festa della Liberazione, ma a Venezia per molto tempo il 25 aprile è stato vissuto come ricorrenza del martirio di San Marco, patrono della Serenissima Repubblica. Piatto del giorno, non proprio di precetto, ma ugualmente immancabile, era ‘risi e bisi’, che non era un risotto, ma piuttosto una minestra molto densa, badando di non lesinare con l’ingrediente di stagione per onorare il proverbio ‘ogni riso un biso’. Per rispettare il calendario si confidava sulle primizie, innescando una sorta di gara contro il tempo tra località di terraferma e laguna, – allora le merci viaggiavano per vie d’acqua, su burchielli e caorline, – e aggiudicarsi la fornitura più prestigiosa, quella per la mensa del doge. Un curioso aneddoto in tema rimanda al tempo del dominio asburgico, quando al mercato di Rialto poteva capitare di sentire gli ortolani gridare: «risi, bisi e fragole!». Non era una nuova ricetta, ma un modo furbesco per inneggiare al tricolore sotto i baffi della sbirraglia austriaca, come c’era chi scriveva col gesso sui muri della Fenice «Viva VERDI» facendo del nome del maestro l’acronimo di Vittorio Emanuele Re d’Italia.

Ingredienti per 4 persone

4 pugni (240 g) di riso Vialone Nano
500 g di pisellini novelli in baccello
100 g di pancetta magra o prosciutto crudo
1 l di brodo di baccelli di piselli | ½ cipolla
prezzemolo | Parmigiano-Reggiano
olio extravergine d’oliva | burro
pepe bianco | sale 

Preparazione

Esaurito l’aneddoto, si riporti la ricetta al suo consueto svolgimento: sgranare i piselli e lavare i baccelli per poterli bollire ricavando un litro abbondante di brodo vegetale.
Velare d’olio il fondo di una padella e preparare un soffritto di cipolla tritata e pancetta tagliata a listerelle. Non appena la cipolla avrà preso colore dorato, aggiungere il riso e lasciare che prenda sapore. Filtrare il brodo e procedere a una prima bagnatura, reiterando al bisogno. A metà cottura, aggiungere i pisellini e una manciata di prezzemolo tritato fine. Quando il riso sarà al dente, spegnere il fuoco, mantecarlo con una noce di burro e una misurata quantità di formaggio grattugiato, aggiungendo a piacere del pepe bianco di mulinello. Il piatto può essere servito come un classico risotto mantecato o piuttosto come vuole la tradizione, ‘all’onda’, vale a dire piuttosto fluido.

Vino consigliato: Raboso del Piave Doc

Ristorante

Il Burchiello Ristorante Locanda
di Giuseppe Carraro

Il Burchiello Ristorante Locanda
Il burchiello è l’imbarcazione da trasporto che un tempo solcava i canali del Veneto e in particolare il naviglio del Brenta, che collega Padova a Venezia tra due ali di ville palladiane. Così idealmente sbarchiamo a Mira, che dei tempi della Serenissima conserva pittoreschi scorci e ancora oggi offre una cucina schiettamente lagunare. Il ristorante della famiglia Carraro è un’istituzione:...

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