Franciacorta e lago d’Iseo

Lago d’Iseo

Veduta delle torbierePescosissimo a conferma della purezza delle sue acque (che raggiungono i 251 metri di profondità), il lago d’Iseo - su cui spira una brezza costante- è l’ideale per chi ama vela e windsurf, parapendio e deltaplano, ma anche per chi da una vacanza chiede sport, relax, natura intatta, sapori autentici e genuini. Dalle sue acque spicca, verdissima, Monte Isola, con i suoi 5 kmq di superficie e i suoi 600 m di altitudine, la più grande isola lacustre d’Europa: facilmente raggiungibile col traghetto, è un mondo a sé, con piccoli borghi di pescatori che hanno mantenuto intatto tutto il fascino del tempo passato.

Sulla sponda bresciana (quella opposta è in provincia di Bergamo) si trovano note località turistiche, ad iniziare da Iseo, che ha dato il nome al lago, con il suo incantevole e vivace centro storico di origine medievale (che custodisce il Castello Oldofredi dell’XI sec. e la pieve romanica di Sant’Andrea) e un panoramico lungolago. Alle porte della città, meritano una sosta le torbiere, oasi naturalistica unica nel suo genere in Europa, dominate dall’ abbazia cluniacense di San Pietro in Lamosa, edificata nell’Alto Medio Evo nelle vicinanze dell’attuale Provaglio.
Proseguendo oltre, ecco Sulzano (dove vale la pena di fare una deviazione , salendo fino alla quattrocentesca chiesa di Santa Maria del Giogo, uno degli itinerari più panoramici del lago), Sale Marasino (una delle località più caratteristiche , con un antico centro storico e la cattedrale settecentesca dedicata a San Zenone Vescovo e a Santa Maria Assunta), Marone (dove inizia il tratto più scosceso e roccioso del lago, tra suggestive rocce a strapiombo ), Pisogne (con la Pieve di S.Maria in Silvis del VII sec, la medievale Torre del Vescovo , la chiesa di Santa Maria della Neve affrescata dal Romanino).
Da non perdere, sopra Marone, le Piramidi di Zone. La gente del posto le chiama “fate di pietra”, i geologi “piramidi di erosione” : sono altissime guglie (raggiungono i 30 mt. d'altezza e gli 8 di circonferenza) sormontate da un macigno, con funzione di cappello protettore. Modellate dall'erosione delle acque , sono i resti dell' antico ghiacciaio che circa un milione di anni fa ricopriva tutta la conca del lago d'Iseo. Al ritirarsi del ghiacciaio, le acque hanno iniziato ad erodere il terreno che, essendo formato da una particolare argilla mista a ghiaia e grossi macigni, non franò rapidamente: anzi, là dove era coperto da un grande macigno, resistette al logorio della pioggia e diede pian piano forma a quelle che ancora oggi sono le piramidi, le più suggestive ed imponenti d’Europa.